Osteria del Castello in Cengio Alto dal 1906 - Cengio Alto, Provincia di Savona

Angela G.

Finalmente è tornata l'osteria!!!!
Cibo buonissimo! Giuste quantità ma soprattutto tanta qualità!
Il favoloso pan fritto immancabile, ma il desco, e i ravioli fatti a mano sono buonissimi, e il ragù preboom un ragù di vecchia tradizione da provare!!! Complimenti allo Chef Paolo Ferrua e a tutti lo staff!!!

fabiana P.

Ristorante super consigliato.
Cura del dettaglio, cibo ricercato e di prima qualità, staff cordiale e sorridente.
Valide alternative vegetariane.
Menù molto ligure e con ingredienti del territorio

Edo P.

Un'esperienza culinaria interessante dove i piatti della tradizione sono stati rivisitati offrendo una combinazione di sapori familiari e nuove interpretazioni. Una serata davvero piacevole in una location unica

Marinella P.

Siamo andati a mangiare in 7 con le mie sorelle e i cognati.Subito ci hanno portato l'aperitivo della casa con panissa e gnocchi fritti. Buonissimi! Abbiamo iniziato con il Desco del castello , c'erano 4 tipi di salumi e 4 di formaggi, tutti biologici, oltre che la fantastica insalata russa con la rapa rossa . Abbiamo preso poi la degustazione, ravioli del plin al sugo preboom e fettuccine al cinghiale, buoni e ben presentati.Di secondo branda cujun ,si sentiva lo stoccafisso e coniglio alla ligure con purea al tartufo.
Abbiamo finito con tiramisu' e il caffè con la moka. A fine pasto ci hanno offerto la degustazione dei liquori prodotti da "Origine". Abbiamo speso 43 € a testa con 2 bottiglie divino nebbiolo. Considerando che l'osteria propone solo cibo Biologico e conoscendo i prezzi dei prodotti utilizzati siamo rimasti tutti più che soddisfatti. Consigliatissimo, Torneremo sicuramente

Jessika M.

Siamo andati a pranzo in questo ristorante sperando in una buona esperienza, ma purtroppo siamo rimasti molto delusi. Abbiamo scelto il menù, ma il rapporto qualità-prezzo è stato davvero pessimo.

Gli antipasti erano davvero deludenti: gli affettati per esempio consistevano solo in salame e pancetta, senza nemmeno un po’ di prosciutto crudo, che ci aspettavamo fosse presente in un menù del genere. I primi piatti erano insipidi e privi di carattere, senza un minimo di sapore. Il secondo, lo spezzatino, era una vera delusione: poco consistente e troppo acquoso. Come contorno, ci sono state servite patate, carote e broccoli bolliti che sembravano più un piatto da mensa che una preparazione da ristorante.

L'unica nota positiva è stato il dolce, ma m non era preparato dal ristorante, bensì una torta di compleanno che abbiamo portato noi.

Sinceramente, con una spesa di 44 euro a testa ci aspettavamo molto di più. Non lo raccomando.

Vittoria M.

Oggi siamo tornati all'Osteria del Castello per pranzo, abbiamo trovato un ambiente caldo e accogliente con molte novità nel menù. Ottima scelta di piatti, valide proposte anche per i vegetariani, impiattamento e presentazione molto curati, servizio attento e veloce. Consigliatissime le tagliatelle con il sugo di cinghiale e gli spaghetti alle ortiche con pancetta e tartufo, impossibile andare via senza una fetta di bonet! Chef Paolo Ferrua attua un riuscito connubio tra tradizione e innovazione.

massimo

Oggi siamo tornati all'osteria del Castello, accoglienza calda e come sempre piatti ottimi preparati con grande attenzione alle materie di qualità. Eccellenti gli abbinamenti con i liquori ORIGINE!! Che dire, è sempre un piacere, ci si sente a casa... Grazie!!

Luana C.

Tornate anche voi...
È ripartito finalmente il rilancio dell'Osteria del Castello in Cengio Alto dal 1906, locale dove la cucina casalinga ti faceva sentire come a casa.
Dopo alcune sventure, ecco che riprende campo con la cucina capitanata dal nuovo Chef Paolo Ferrua che ha saputo rivisitare il menù mantenendo la tradizione. La nuova politica è quella di riportare l'osteria ai livelli che merita utilizzando prodotti bio e di animali provenienti da piccole aziende agricole cresciuti in cattività e allo stato brado.
Sabato sera sono tornata con la mia famiglia in questo ristorante e mi è sembrato di tornare indietro nel tempo.
Il personale pronto ad accoglierti, entrando si passa davanti alla cucina dove,come un tempo le porte sono aperte ( ho sempre pensato che le porte aperte nelle cucine di un ristorante sono sinonimo di ospitalità e serenità), veniamo accompagnati al tavolo,nonostante la serata gelida fuori, all'interno si godeva tutto il tepore.
Intanto ci tengo a specificare che nel coperto sono compresi il pan fritto (antica tradizione goduriosa proprio di questo locale e la panizza, oltre al normale pane naturalmente).
Abbiamo ordinato: tartare di vitellone piemontese con scaglie di grana e insalata russa come antipasti,
Di primo i ravioli di borragine ripieni di brasato conditi con olio e salvia (mia figlia se li è spazzolati il che significa che erano veramente buonissimi), i ravioli del plin di magro ai funghi selvatici e le tagliatelle al sugo di cinghiale ( sublimi).
Non abbiamo assaggiato i secondi ma siamo passati direttamente ai dolci, tiramisù, bunet e torta paradiso alle mele,il caffè preparato come un tempo con la moka e a fine cena offrono la degustazione di liquori e distillati bio.
Il menù gode di altre pietanze tutte invitanti ma che ci riserviamo di assaggiare la prossima volta, perchè sì, ci sarà una prossima volta. I prezzi sono in linea alla location.
Finalmente una cena degna del locale. Il personale attento e cordiale, tra una portata e l'altra hanno sempre domandato se fosse andato tutto bene, mentre a fine cena è passato al tavolo direttamente lo chef, soffermandosi a chiacchierare per spiegarci anche delle novità per il futuro, insomma dopo tanti, tanti anni credo che sia giusto dare un' opportunità a chi nonostante tutto ha ancora il coraggio di mettersi in gioco.
Bravissimi!!!continuate così e si vedranno preso i risultati, in bocca al lupo!!!!
A presto!!!